Volatilità dei mercati, rendimenti bassissimi dei titoli di stato: oggi i risparmiatori si trovano davanti al dilemma di cosa fare dei propri accantonamenti. Molti, nell’incertezza, scelgono la via della liquidità, che vuol dire tenere immobilizzati i propri accantonamenti. E l’investimento immobiliare?
Acquistare un immobile come abitazione o per metterlo a reddito è un investimento che paga nel lungo periodo e che tiene al riparo dall’inflazione. Secondo l’analisi di Alberto M. Lunghini, presidente di Reddy’s Group e del Centro Studi di Aici e di Fiabci Italia, pubblicata sul sito specializzato in notizie sul mercato immobiliare Requadro.com, «chi acquista un appartamento indebitandosi in modo proporzionale alle proprie capacità di reddito e di risparmio non subisce perdite nel lungo termine, e difficilmente anche nel medio termine. Può subire perdite superiori al 30% sull’investimento effettuato, ma solo se è costretto a rivendere l’appartamento in una fase di ciclo negativo immobiliare».
Facendo il confronto con altri tipi di investimento, emergono dei chiari punti di forza dell’immobiliare. Il mercato azionario può dare rendimenti elevati, ma al crescere degli interessi crescono anche i rischi di perdite, nel breve, medio e lungo periodo. Altro bene in cui investire è l’oro, bene rifugio per eccellenza, perché garantisce una certa sicurezza nel lungo periodo. Tuttavia, chi acquista oro non gode nell’immediato di redditi generati dall’investimento. Al contrario, con l’immobiliare si può beneficiare dei proventi dell’affitto o si può godere dell’uso diretto dell’appartamento.
Per i risparmiatori, dunque, l’immobiliare dovrebbe essere parte importante del proprio portafoglio. Come ottimizzare questo investimento? Volendo semplificare al massimo, ci sono due elementi principali da tenere in considerazione: il prezzo d’acquisto e il prezzo di vendita o il canone di locazione.
Prezzo di vendita e canone di locazione
Questi due fattori sono legati all’andamento del mercato. Ad oggi, le condizioni per rivendere o affittare un immobile sono molto positive. Secondo la Banca d’Italia, il mercato immobiliare sta vivendo un andamento positivo nel 2017 e le prospettive sono ancora più rosee per il 2018. L’agenzia americana di rating Standard & Poor’s stima nei prossimi due anni un aumento dei prezzi tra lo 0,5% e l’1%, dopo un lungo periodo di calo. Negli ultimi 12 mesi, in Italia le vendite sono aumentate del 16%; secondo l’ISTAT, nei primi sei mesi del 2017 gli affitti sono cresciuti dell’1,77%: il mercato c’è.
Prezzo d’acquisto: le opportunità dai patrimoni “distressed”
Sull’altro fattore, il prezzo d’acquisto, interessanti opportunità possono arrivare dai patrimoni “distressed”, ovvero le innumerevoli iniziative immobiliari rimaste “congelate” a causa della crisi degli scorsi anni. Rispetto alle nuove costruzioni, questi immobili si possono rilevare a prezzi più contenuti e, opportunamente rigenerati, possono rappresentare un ottimo investimento.
Certo, gestire la ricerca di abitazioni interessanti e riqualificarle richiede tempo, competenze, esperienza. Molte delle opportunità, poi, sono rappresentate da grossi lotti composti da tante unità, difficilmente accessibili al piccolo risparmiatore. Dvision fa parte del Gruppo Dmore, specializzato in iniziative immobiliari ad alto valore aggiunto, con un focus sui patrimoni “distressed”, in grado di offrire immobili rigenerati a prezzi realmente competitivi, facilitando inoltre l’accesso al credito da parte degli acquirenti.
Una risposta concreta, dunque, per chi vuole investire nell’immobiliare con un ritorno immediato e anche senza avere necessariamente la disponibilità liquida; bassi tassi di interesse, rate mutuo particolarmente vantaggiose e l’assenza di anticipi consentono, infatti, di mettere immediatamente a reddito, tramite locazione, un appartamento il cui valore è inoltre destinato a perdurare nel tempo, in virtù del basso prezzo di acquisto. Al guadagno a breve, quindi, si potrà aggiungere quello derivante da una futura rivendita del bene rifugio.